Con la maggiore attenzione dei consumatori all’alimentazione e al valore energetico dei cibi si sono diffusi sempre di più i prodotti integrali come sostituti di quelli convenzionali. Questi infatti non essendo raffinati dovrebbero essere più sani rispetto a quelli venduti solitamente. Ma sono davvero sani come vogliono farci credere?
In realtà la maggior parte dei prodotti che troviamo nella grande distribuzione, come pane, pasta, biscotti, crackers ecc. non sono veramente integrali così come indicato sulle confezioni. La maggior parte di essi infatti sono realizzati con la farina 00, quella raffinata, a cui viene aggiunto un particolare tipo di crusca devitalizzata. I prodotti in questo modo sono doppiamente dannosi. Innanzitutto perché contengono farina raffinata, e poi perché contengono molta crusca che, assunta in dosi eccessive, riduce la capacità di assorbire calcio e ferro.
Quindi in questi prodotti la crusca, che è una parte del grano, viene eliminata attraverso la macinazione industriale della farina e viene poi riaggiunta in un secondo momento in quantità superiore a quella naturalmente contenuta nel grano stesso. La cosa più preoccupante è che “quest’aggiunta” sia a norma di legge; per avere farina integrale è soltanto necessario che vi sia un tasso di sali minerali inceneriti in una percentuale che va dall’1,30% all’1,70%. Non va a contare dunque né il metodo di produzione e né il danno alla salute umana.
Bisogna dunque fare attenzione ai cibi che acquistiamo, stando attenti alla minaccia di questi falsi integrali e senza dar troppo peso alle etichette e alle diciture poste dalle aziende di produzione.