Nello studio “Breakfast skipping and health-compromising behaviors in adolescents and adults”, è dimostrato come il consumo abituale di spuntini (76%) sia inversamente associato all’ età e al BMI del campione. Quest’ultimo dato sembrerebbe contrastare con i numerosi studi in letteratura che vedono una forte correlazione tra consumo abituale di snack e aumento del peso corporeo.
Bisogna, però, precisare che la maggior parte degli intervistati (59%) ha dichiarato di preferire alimenti sani come frutta, yogurt, latte e thè, ad alimenti più appetibili ma dal ridotto valore nutritivo, come è raccomandato anche nelle linee guida INRAN.
Inoltre il dato sembra essere in accordo con recenti studi epidemiologici che hanno comparato i consumatori abituali di spuntini ai non consumatori. E’ stato osservato che ai primi è associato un minor rischio di obesità addominale.