Che l’Italia abbia una patrimonio di sapori è cosa nota.
Meno risaputo è che questi “giacimenti gastronomici” siano, sempre più spesso, l’ingrediente base della crescita economica di molte aree depresse della penisola. Da questo punto di vista le specialità gastronomiche italiane hanno la stessa valenza delle opere d’arte e, come quelle, possono trasformare in meta turistica luoghi altrimenti privi di attrattive. Il fatto curioso è che questi cibi dalle tradizioni locali sono in netta controtendenza con la recente mania della globalizzazione che origina la riscoperta geografica del gusto.