L’educazione nutrizionale è fondamentale per l’individuo ed è evidente che più avanziamo con l’età più è difficile cambiare abitudini alimentari. Logicamente nell’infanzia si apprenderanno con gran facilità sia le buone che le cattive abitudini alimentari. Per questo motivo “l’educazione alimentare” e il “nutrimento ai vari livelli dell’essere” dovrebbe entrare nella scuola al pari delle altre discipline.
Insegnare “L’Arte di nutrirsi bene a tutti i livelli” farebbe sì che il bambino crescerebbe sano e robusto fisicamente, equilibrato e calmo emotivamente, sereno e concentrato mentalmente ed in più sarebbe più creativo ed altruista nel suo lungo cammino di scolaro, studente, figlio, cittadino del suo paese, uomo di buona volontà, lavoratore, genitore e così via.
Negli ultimi decenni abbiamo cambiato completamente il nostro modello di sviluppo agroalimentare, rispetto alle tradizioni contadine millenarie del nostro popolo, e questo a scapito della qualità dei nostri cibi. In particolare, si è ridotto di molte volte il consumo di fibra vegetale (a causa della raffinazione dei cereali e del grano in particolare), di cereali (riso, orzo ecc.), di legumi e di frutta secca oleosa, fornitori di proteine.
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Al contrario, è aumentato più di 10 volte il consumo di zucchero, 3 volte quello di latte, uova e formaggi, 6-7 volte il consumo di carne (inclusi i salumi) e questo negli ultimi 30-35 anni.
Giustamente, da un lato, le maggiori disponibilità alimentari per tutta la popolazione hanno eliminato le più gravi malattie da carenza di nutrizione, dall’altro, vi è stata una vera esplosione di malattie degenerative (arteriosclerosi, infarto, ipertensione arteriosa, diabete, tumori, patologie dell’apparato digerente, carie dentaria ecc.) in questi ultimi decenni che riconosce nell’alimentazione impropria uno fra i principali fattori di rischio.
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Per ritornare ad un equilibrio perduto, occorre decidersi a modificare l’alimentazione tipica di un paese industrializzato occidentale e ripristinare le abitudini sane delle nostre tradizioni. Ciò significa adottare un’alimentazione basata sui Cereali Integrali, con contorno di vegetali freschi biologici, e lontano dai pasti la frutta ricca di proprietà curative, il tutto integrato da legumi e moderati alimenti di origine animale.
Si tratta, in sintesi, di ripristinare la nostra “Dieta Mediterranea” che oggi viene autorevolmente proposta come modello alimentare in tutti i paesi industrializzati del mondo. Tutto ciò trova ancora più eco quando parliamo dell’alimentazione del bambino e dell’anziano.