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  • L’urban garden: non solo bello ma anche buono

    Sarà stata la moda di Farmville o quella lanciata dal Presidente Obama e consorte certo è che raccogliere zucchine e insalate all’ombra dei palazzi o dei grattacieli è diventato davvero un trend.

    Il viaggio tra gli orti metropolitani in Italia comincia a Milano dove gli urban garden tengono impegnati  un milione di lombardi. L’obiettivo è quello di ricavare pomodori, insalate e qualsiasi ortaggio coltivato con le proprie manine e presentarlo sulla propria tavola con buona pace della crisi.

    L’orto può rappresentare anche uno spazio di coesione dove il lavoro si fa multietnico e multiculturale. Non più passatempo per disoccupati o pensionati sono sempre più i giovani che si avvicinano a questa nuova tendenza che oltre all’aspetto puramente economico associa un fine sociale: quello di scambiare terriccio, semi, consigli può diventare anche una forma di cura di patologie inerenti i disturbi psichiatrici (ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano). Piace molto agli Italiani stare con le mani nella terra infatti secondo Coldiretti sono 4 su  10 le persone che trascorrono il loro tempo negli orti e in terrazzo a curare le proprie piante.

    A Napoli l’urban garden diventa un vero e proprio urlo di protesta dei cittadini nei confronti dello scempio dei rifiuti. Qui infatti la regione Campania ha stanziato  dei finanziamenti per la gestione di orti scolasti

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