EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

  • La piramide alimentare dell’Antico Egitto

     

    La piramide alimentare dell'Antico Egitto

    Quando si indaga sulla civiltà dell’Antico Egitto del 4000 a.c., si parla non solo di una delle prime civiltà, ma anche e soprattutto di una civiltà le cui rappresentazioni (scritture e immagini) che ci hanno permesso dopo 6000 anni di poter capire i costumi, le usanze e il modo di vivere degli Egiziani svelandoci realmente come dovesse essere la vita di uno schiavo, di uno scriba, di un nobile, di un sacerdote o del Faraone. Proprio grazie alle innumerevoli testimonianze grafiche è stato anche possibile individuare l’alimentazione dell’antico Egitto e riconoscere, tra i cibi utilizzati sulle sponde del Nilo, molti cibi appartenenti alla nostra dieta contemporanea come il pane, la birra, il vino e tra questi alcuni rintracciabili come cibi importanti della dieta mediterranea, primo tra tutti l’olio ed innumerevoli specie di verdura. Le risorse agricole come quelle di caccia e pesca non erano distribuite a tutti i ceti sociali e alcuni cibi, come particolari oli o vegetali, potevano solo essere consumati dal Faraone dopo la morte, in quella che era la vita ultraterrena al cospetto degli Dei. Il particolare clima e la presenza di inondazioni annuali costituiva un enorme aiuto per l’agricoltura. La coltivazione dei cereali era una delle attività più importanti del popolo egiziano, venivano coltivati grano, miglio, ma soprattutto farro e orzo, utilizzati per la produzione di pane. Il pane di farro veniva consumato proprio come oggi, insieme alle verdure o per la preparazione di zuppe, mentre il pane d’orzo serviva soprattutto per la fabbricazione della birra, la bevanda più consumata. Una piccola sottocategoria della popolazione veniva destinata alla coltivazione dell’uva e alla produzione del vino che però non aveva le caratteristiche fisiche e organolettiche che oggi noi conosciamo. Il vino egiziano era un miscuglio di succo proveniente dalla pigiatura degli acini e fatto fermentare solo alcuni giorni, che veniva poi mescolato con acqua o altre soluzioni a diversa gradazione e sapore e riversato in anfore per la conservazione. Anche l’olio non era molto utilizzato per l’alimentazione, ma veniva utilizzato come prodotto medicinale o di cosmetica per le donne più ricche. Gli oli utilizzati per condire e per friggere erano l’olio di sesamo e l’olio bak tratto dalla noce di meringa. Molto utilizzate per l’alimentazione di tutte le classi sociali erano la frutta e la verdura. Gli egiziani potevano contare su decine e decine di prodotti che permettevano, da una parte, il lavoro tutto l’anno tra semina e raccolta e, dall’altro, una stagionale alternanza dei prodotti che arrivavano sulle tavole. Gli orti e i giardini erano molto diffusi sia presso le dimore private che lungo le rive del Nilo. Venivano coltivati cocomeri, meloni, fichi, palme da dattero, meli e melograni. Venivano seminate cipolle, porri, aglio, sedano, cetrioli, ceci, fave, zucche, lenticchie, piselli e tuberi. Interessante anche la coltivazione della lattuga, vegetale sacro al dio Min, che veniva consumata solo quando la pianta raggiungeva grandi dimensioni pensando che potesse aumentare la fertilità nelle donne e la virilità degli uomini. La caccia e la pesca furono praticate nell’antico Egitto sia come attività ludica per i ricchi sia come risorsa alimentare per tutti i ceti, anche se ricerche archeologiche hanno dimostrato che si preferiva allevare il bestiame per poter contare sempre su risorse a portata di mano. Anche il pesce, come la carne, era molto presenti nell’alimentazione egiziana. Il consumo di pesce, sia fresco che conservato, era superiore al consumo della carne tanto da poterlo considerare come pasto abituale insieme alla verdura. Interessante è osservare quella che potrebbe essere la piramide alimentare della dieta degli egiziani. In basso, con un consumo quotidiano, abbiamo frutta e verdura consumata cruda in tutte le stagioni dell’anno con varietà ciclica; il pane, consumato con legumi e frutta negli spuntini. I cereali sono la risorsa nutrizionale principale di tutti i ceti e venivano utilizzati per la preparazioni di svariati tipi di pane o di schiacciata.Nello scalino successivo, che possiamo valicare solo se parliamo di personaggi importanti per la società egiziana, troviamo la maggior parte degli animali cacciati o pescati che venivano arrostiti piuttosto che bolliti. La punta potrebbe essere rappresentata ipoteticamente dai quei pochi prodotti alimentari che potevano essere consumati dal Faraone in vita o nella sua vita ultraterrena.

     

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *