Fare tre pasti al giorno, ad ore regolari, e non mangiare nulla fra un pasto e l’altro. Evitare i pasti ad ora tarda.
Non bere acqua durante i pasti, ma bere molto lontano dai pasti.
È opportuno una graduale diminuzione del consumo dei cibi carnei; eliminare le carni grasse, preferire le bianche. Uso moderato del formaggio e delle uova.
È vantaggiosa la graduale sostituzione dei prodotti raffinati con prodotti integrali. Usare pochissimo zucchero: sostituirlo con dosi moderate di miele grezzo o malto. Preferire il sale marino integrale al salgemma.
Fare largo uso di frutta, di verdura e ortaggi, preferibilmente crudi
Non mangiare troppo, né una grande varietà di alimenti in uno stesso pasto, variare molto invece fra un pasto e l’altro per assicurarsi un equilibrato apporto di protidi, glucidi, lipidi, vitamine e sali minerali.
Limitare fortemente o meglio abolire i fritti ed i grassi cotti. Fra i grassi da preferire: l’olio di oliva di prima spremitura a freddo, l’olio di germe di mais, l’olio di girasole o l’olio di sesamo.
I cibi non dovrebbero essere né troppo caldi, né troppo freddi, né dolci, né troppo salati, né troppo acidi o piccanti.
È opportuna una giusta masticazione per ottenere la triturazione e l’insalivazione ottimale dei cibi, ciò che faciliterà una buona digestione.
Smettere di mangiare al momento giusto, cioè prima di raggiungere la sazietà.
È opportuna l’eliminazione di tutte le bevande alcooliche o nervine (vino, birra, superalcolici, caffè). Per una vita più sana è possibile e auspicabile far qualche rinuncia: abbiamo dei doveri nei confronti di noi stessi oltre che degli altri.
La buona digestione, lungi dall’essere solo un fatto fisico, richiede anche la serenità e la pace con sé stessi e con gli altri. Si rimandino le discussioni o gli eventuali rimproveri, anche ai bambini, a momenti diversi dalle ore dei pasti.