Secondo un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Nutrizione dell’Università di Atene, la Dieta Mediterranea aumenterebbe le chances di successo per le donne che si sottopongono alla fecondazione in vitro.
Lo studio greco, pubblicato sulla rivista Human Reproduction, è il primo a focalizzare l’attenzione sul regime dietetico mediterraneo nel suo complesso (basato sull’assunzione di frutta e verdura fresche, pesce, olio d’oliva e sul basso consumo di carne), mentre precedenti linee di ricerca sul binomio cibo-fertilità ponevano l’attenzione sul singoli alimenti o categorie ristrette.
Le abitudini alimentari delle donne nei sei mesi precedenti al trattamento sono state valutate attraverso un questionario e sulla base punteggi associti alle risposte, le partecipanti sono state divise in tre gruppi, corrispondenti a livelli di aderenza alla dieta mediterranea: bassa, media e alta. Dai risultati è emerso che, all’interno del terzo gruppo di donne, quelle che avevano seguito con maggiore attenzione la dieta mediterranea, la percentuale di gravidanze portate a termine con successo è risultata pari al 48.8%, quasi doppia rispetto alla percentuale donne del primo gruppo.
Gli effetti della dieta mediterranea non sembrerebbero attribuibili ad un alimento specifico,bensì alla combinazione di nutrienti forniti da questo regime alimentare. Ad esempio, acidi grassi mono e polinsaturi, che altri studi hanno collegato al corretto sviluppo embrionale, sono abbondanti in olio d’oliva, pesce e frutta secca, alimenti caratteristici del modello alimentare mediterraneo. Anche le proprietà antiossidanti di frutta, verdura e cereali integrali sembrerebbero avere effetti positivi sulla fertilità.
E’ doveroso precisare che l’impatto della dieta sul successo della fecondazione in vitro è influenzato anche dall’età delle donne. In particolare, gli effetti benefici per la fecondazione sarebbero significativi solo per le più giovani, mentre per le donne over 35 non sono state invece riscontrate differenze notevoli nelle percentuali di gravidanze. Con l’aumentare degli anni intervengono altri fattori, ad esempio cambiamenti ormonali, che hanno un impatto maggiore sulla capacità riproduttiva rispetto alle sole abitudini alimentari.
Inoltre, lo stesso team di ricerca aveva evidenziato, in un precedente lavoro, l’effetto positivo della dieta mediterranea anche sulla qualità del seme maschile. Tali risultati, pur non potendo essere generalizzati a tutte le coppie in cerca di una gravidanza, ribadiscono l’importanza di uno stile alimentare sano anche per coloro che ricorrono alla fecondazione assistita.