Sono numerosi gli studi scientifici che suggeriscono che un consumo eccessivo di bevande zuccherate sia associato ad alcune malattie, come l’obesità e il diabete. Ma secondo un team di ricercatori statunitensi della Emory University esiste un’associazione tra un eccessivo consumo di bevande zuccherate e un maggior rischio di morte, sottolineando l’importanza di minimizzare il consumo di bevande zuccherate nella nostra dieta.
Sembra che gli over 45 che bevono una grande quantità di bevande zuccherate potrebbero avere più probabilità di morire per malattie cardiache, o per qualsiasi altra causa.
Lo studio ha coinvolto 17.930 partecipanti al di sopra dei 45 anni, con lo scopo di capire l’eventuale ruolo degli zuccheri nell’aumentato rischio di morte e, in caso positivo, se ci fosse una differenza tra le bevande e i cibi zuccherati. Infatti, la quantità e la frequenza del consumo di bevande zuccherine, insieme al fatto che contengono pochi nutrienti, determinina l’assunzione di un quantitavo enorme di zuccheri che devono essere metabolizzati. Mentre nei cibi zuccherati, la presenza di altri nutrienti, come grassi o proteine, rallenta il metabolismo e ciò potrebbe spiegare il diverso effetto osservato. Secondo i risultati delle analisi, infatti, coloro che bevevano quotidianamente circa un litro o più di bevande zuccherate riportavano il 50% in più di probabilità di morire per malattie cardiovascolari rispetto a quelli che ne consumavano quantità moderate.
Gli stili alimentari e di consumo nel nostro Paese, patria della Dieta Mediterranea non sono paragonabili a quelli americani. In Italia l’incidenza sull’apporto calorico giornaliero delle bibite gassate è inferiore all’1% del totale negli adulti, e nei bambini è lo 0,6%.