In molte società del globo, gli insetti sono considerati una prelibatezza, da mangiare crudi o cotti, in padella o in insalata, allo spiedo o fritti. Sono molti i tipi di insetti che vengono consumati per il loro alto contenuto proteico, infatti, esistono circa 1900 specie di insetti commestibili, costituendo cibo per più di due miliardi di persone.
In Cina, specie nelle campagne, è una pratica comune cibarsi di alcune specie di insetti e addirittura Pechino ha avanzato una richiesta all’Unesco per ottenere il riconoscimento di “patrimonio culturale dell’ umanità” dei cento cibi di strada più antichi e popolari. Nell’ elenco degli street food da tutelare, ci sono anche i tradizionali fritti a base di formiche e scarafaggi, oltre ai bachi da seta e scarafaggi marinati.
In Giappone e in Asia, cavallette, api e vespe rappresentano una fonte alimentare. Da menzionare alcuni insetti (Trichoptera e Megaloptera) tipici dei fondali dei fiumi, che vengono pescati con apposite reti. Sono così ricercati che l’attività di pesca è stata regolamentata in cooperative di pescatori autorizzati.
In Thailandia è usuale nutrirsi nello stile street food, nei mercati delle principali città come Bangkok, dove gli insetti vengono cucinati nelle diverse modalità (fritti, bolliti, alla griglia). Ogni tipo di insetto viene cucinato secondo ricette tradizionali e vengono utilizzati per incrementare l’apporto di proteine e fibra delle zuppe e minestre locali.
In Cambogia, vi sono i banchetti degli ambulanti al margine delle strade, dove oltre a granchi e gamberetti, spezzatini di carne o pesce aromatizzato con latte di cocco e spezie, vengono proposti interi vassoi colmi di ragni fritti ed insetti vari.
In Africa, in alcune zone, il consumo è così radicato. Il mopane worms (larva di lepidottero) è tra gli insetti più diffusi nell’ Africa Meridionale; in Angola sono invece apprezzate alcune tremiti; mentre in Nigeria è diffuso il consumo alimentare di Anaphe Venata, una larva simile al baco da seta, particolarmente energetica per il suo elevato apporto in grassi, compresi i famosi omega 3.
In Messico, sono centinaia le specie consumate assiduamente anche nelle grandi città: formiche,a pò, farfalle e larve sono alimenti abituali.
In Oceania, gli aborigeni e i Maori non hanno perso l’ abitudine di cibarsi di insetti.
Non solo. Anche il mondo occidentale sta cominciando ad affrontare l’ argomento insetti, in quanto, a fronte di una crescente carenza di cibo, rappresentano il cibo perfetto e sostenibile per il futuro del pianeta. Una fonte di proteine, che insieme alle piante selvatiche, può essere considerata un’ alternativa alimentare sostenibile per la dieta umana.