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  • Il ruolo del Mais nella dieta del celiaco

    Escludere completamente il glutine dalla propria alimentazione non è certo impresa facile e a volte non basta soprattutto a causa dell’altissima possibilità di contaminazione accidentale.

    La celiachia colpisce quasi un italiano su 100 e il numero dei casi è sempre più in crescita. In base a studi di settore i  celiaci delle regioni del centro-nord Italia preparano a domicilio una quantità maggiore di alimenti, utilizzando farine senza glutine e indirizzano la loro alimentazione più verso l’uso di cereali naturalmente privi di glutine (in particolare riso e mais) che sul consumo di dietoterapeutici.

    I celiaci delle regioni del centro-sud consumano più dietoterapeutici e sono meno abituati a cucinare in casa alimenti utilizzando farine senza glutine.

    Esiste però la possibilità che il celiaco soffra di una concomitante allergia al grano.In questi casi anche la piccola quantità di glutine (fino a 20 p.p.m.) contenuta nei dietoterapeutici è in grado di scatenare manifestazioni allergiche che possono raggiungere anche fenomeni di notevole gravità. La soluzione obbligata è l’uso di cereali naturalmente privi di glutine o il mais.

    Cereale, appartenente alla famiglia delle graminacee, ricco in residui di leucina ed alanina, privo delle sequenze delle prolamine del grano tossiche per la mucosa intestinale dei celiaci può essere utilizzato sia come alimento come tale (chicchi sgranati, corn-flakes, pop corn) che come ingrediente. Il mais è sicuramente un cereale di primo piano per l’alimentazione del celiaco

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