Il triangolo culinario fa la sua apparizione nel 1958, in un libro intitolato, Antropologia strutturale. Nel quinto capitolo del libro, Claude Lévi-Strauss teorizza concetti del crudo, del cotto e del putrido che riusciranno in qualche modo a ribaltare molte delle teorie tradizionali legate alla tematica della gastronomia.
Prima della pubblicazione di quest’opera, nei suoi studi sul rito il sociologo Claude Lévi-Strauss si era interessato in maniera approfondita all’ importanza del fuoco nella cucina e nell’ evoluzione della cultura alimentare.
Nell’ operazione di cottura, lo studioso scorge molti dei segni caratteristici che hanno contribuito a formare l’uomo e la sua storia, segni altrettanto cruciali di quelli che hanno portato alla nascita del concetto tabù dell’incesto.
Due aree tematiche rappresentano per l’uomo il decisivo passaggio dallo stato di natura allo “stato di cultura”.