I nostri prodotti alimentari sono conosciuti in tutto il mondo ed il Made in Italy si afferma sempre più in fatto di qualità e sicurezza dei cibi.
Spesso i marchi storici dell’alimentare italiano appartengono però a gruppi stranieri.
Il sistema alimentare italiano appare quindi stretto in una morsa dove a monte c’è la massiccia presenza nell’industria meno tradizionale e a valle quella di una grande distribuzione estremamente aggressiva.
Ci si interroga quindi sul futuro del sistema alimentare italiano, tenuto conto del fatto che le iniziative più evidenti da parte della nostra imprenditoria sembrano essere quelle legate alla crescita del cosiddetto made in Italy.
Il Belpaese è, infatti, il primo produttore mondiale di pasta e vino, mentre nell’olio occupa la piazza d’onore, pur essendo il primo esportatore. Ma l’Italia è anche il primo produttore europeo di frutta e ortaggi, oltre che il primo a livello mondiale di kiwi, uva, carciofi, il secondo per pesche e nocciole, il terzo per cavolfiori e broccoli, il quarto su lattuga e cicoria, mandorle, ciliegie, castagne.
Primato nelle esportazioni anche per le conserve di pomodoro, di cui lo Stivale è anche il terzo produttore a livello mondiale. Il boom della dieta mediterranea all’estero è confermata dalle ottime performance del Made in Italy con le esportazioni che fanno registrare un aumento del 13% nel 2010 rispetto all’anno precedente