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  • Il regime alimentare: uno strumento di prevenzione

    Il regime alimentare uno strumento di prevenzione
    L’Associazione Italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri ha raggruppato quasi 1600 esperti di gastroenterologia in tutta Italia:  l’Aigo puó contare, oltre che su un personale “sul campo”, ossia in ospedale, anche su ricercatori ed accademici. Secondo il Presidente dell’Associazione Italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri, un regime alimentare fondato sulla qualità del cibo ha una grande influenza sulla salute dell’apparato digestivo. Lo stile di vita che si prende come riferimento è la dieta mediterranea. Derivante dai nonni e, più in generale, di ancestrale memoria, questo tipo di dieta, continua l’Esperto, un tempo era basata su verdure crude ,o appena cotte, cereali, farina e farinacei non raffinati. Il condimento più usato,poi, era l’olio d’oliva, mentre il burro non era proprio contemplato. La carne, infine, si mangiava una volta alla settimana ed il resto era occupato dai prodotti disponibili, secondo l’andamento stagionale, e, soprattutto, dall’attività fisica.
    L’auspicio del Presidente è quello di tornare ad un rapporto più equilibrato con il cibo, elemento di certo mancante attualmente, se si pensa a quel 30% della popolazione mondiale affetta da obesità.
    Per fare questo ha deciso di partecipare con l’Aigo ad Expo: attraverso un’informazione chiara e semplice, fuori dalle tipiche attività congressuali del settore, è possibile rivolgersi alla popolazione mondiale, data la portata dell’Esibizione, per veicolare il messaggio che un’alimentazione sana può  fare la differenza.
    Si possono evitare così, ad esempio, danni al fegato ed, in particolare, si può evitare la patologia del “fegato grasso”, direttamente collegata ad un’alimentazione sregolata.
    In conclusione, tuttavia, da non dimenticate è anche il processo preventivo: sottoporsi ad analisi e test con una certa regolarità è importante tanto quanto osservare un regime alimentare regolare. Il tumore al colon, ad esempio, nel 90% dei casi, è la degenerazione di un polipo. Viene di conseguenza che, anche accorgersi della sua presenza in tempo può fare la differenza.

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