Il consumo dei prodotti light, lanciati sul mercato negli anni ’80, è in continua crescita. Salsicce, formaggi, bibite, yogurt, biscotti, margarine: ormai, tutto esiste in versione light. Le motivazioni che spingono i consumatori ad acquistare questi prodotti sono principalmente legate all’ idea che possano garantire una diminuzione o un controllo del peso corporeo.
Stando alle norme dell’Unione Europea, con l’ espressione “light”, possono essere contrassegnati quegli alimenti che presentano un contenuto nutritivo ed energetico diminuito di almeno il 30%.
I prodotti light, rispetto agli alimenti tradizionali, subiscono una variazione nella composizione chimica, allo scopo di ridurre l’apporto calorico. Sono formulati, infatti, con un 30% in meno di grassi o zuccheri e per mantenere le qualità organolettiche, cioè sapore e consistenza, di norma, subiscono forti processi di trasformazione, attraverso l’ aggiunta di additivi: aromatizzanti, emulsionanti, gelificanti, dolcificanti e conservanti. In questo modo vanno perdute importanti componenti come le vitamine e gli acidi grassi, indispensabili per una sana e corretta alimentazione. Infatti, lo zucchero viene sostituito da dolcificanti privi quasi completamente di valore calorico, ma alcuni di questi prodotti vengono classificati come dannosi per la salute: il ciclamato (E952) e la saccarina (E954), siccome esperimenti effettuati sugli animali hanno dimostrato che possono essere cancerogeni, il primo è vietato negli Stati Uniti, il secondo è ammesso soltanto se riporta la pericolosità; l’ aspartame (E951) è sospetto di effetti neurotossici come mal di testa ed oscillazioni di umore. Invece, per diminuire il contenuto di grassi si utilizzano miscugli a maggior contenuto di acqua anziché grasso e surrogati del grasso che hanno un gusto cremoso, simile al grasso.
A parte il taglio delle calorie, rispetto agli alimenti “normali”, il gusto è diverso, in quanto i sostituti dei grassi spesso alterano i sapori, e sotto il profilo nutrizionale, i cibi light abbondano di “riempitivi”, come amido e fibre.
Importante sapere che da soli i prodotti light non potranno risolvere tutti i problemi relativi all’ obesità. Non sono equivalenti o surrogati dei prodotti dietetici, che invece sono indicati e commercializzati a persone a cui non è possibile l’ uso di alimenti tradizionali.