Una ricerca pubblicata su “PloS Medicine” dimostra che lavorare di notte fa male alla dieta ed aumenta il rischio di diabete.
A causare questi scompensi sarebbero gli orari sballati di coloro che, per necessità, sono obbligati a lavorare quando invece si dovrebbe dormire, il che li porta ad un’inattività perenne durante la giornata, rompendo il sano rapporto che si dovrebbe avere con il cibo ed aumentando dunque di peso, ammalandosi di più.
Tali risultati sono stati raggiunti grazie ad uno studio condotto ad Harvard su circa 170mila infermiere impegnate nei turni di notte, constatando che la loro propensione a malattie come il diabete, aumentava di circa il 60% quanto più aumentavano gli anni di lavoro notturno e quindi l’eccessivo protrarsi dello scorretto equilibrio tra veglia e sonno, facilitando la resistenza all’insulina ed aumentando l’appetito.
Diventa quindi indispensabile rivedere la pianificazione dei turni e la loro relativa rotazione, educando i turnisti a condurre una dieta sana senza cedere a facili cibi spazzatura.