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  • Il decalogo della dieta equilibrata del bambino

    1. Le abitudini alimentari acquisite nei primi due anni di vita determineranno il comportamento alimentare degli anni successivi.
    2. È preferibile che nell’età prescolare e scolare i bambini facciano quattro pasti, ogni 4-5 ore circa, rispettando gli orari prefissati. Si eviti di dar loro alimenti quali il pane e dolciumi tra un pasto e l’altro: possono causare disturbi gastrointestinali e comunque inappetenza all’ora dei pasti.
    3. È opportuna l’adozione di una alimentazione il più possibile varia nei differenti pasti della giornata e durante la settimana. Nuovi cibi, per i più piccoli, saranno introdotti in maniera graduale e uno alla volta, per evitare riflessi psicologici negativi che possono portare all’inappetenza e persino all’anoressia.
    4. Per superare l’inappetenza è utile cercare di assecondare i gusti del bambino e adottare la rotazione degli alimenti diversificando la modalità di preparazione. Non si cerchi di combattere l’inappetenza con metodi coercitivi, con minacce o castighi, lusinghe o promesse; si potrebbe instaurare una repulsione verso il cibo o un’anoressia nervosa molto difficile da superare.
    5. Il latte è indubbiamente un alimento di notevole importanza, ma sarebbe opportuno farlo comparire in non più di uno o due pasti al dì, offrendo alimenti vari che evitino la monotonia e stimolino la fantasia e quindi l’appetito del bambino. Se l’alimentazione dei genitori è sana non è necessario che il bambino mangi ad orari diversi per evitare di desiderare cibi a lui non permessi.
    6. Evitare che il bambino consumi il pasto seguendo gli spettacoli televisivi. Spesso essi suscitano emozioni intense e stati d’ansia che disturbano i processi digestivi.
    7. Il controllo delle feci dei bambini più piccoli permette di rilevare l’eventuale presenza di residui alimentari non digeriti che potrebbero rivelare l’intolleranza verso uno o più cibi. In tal caso se ne consiglia una somministrazione ridotta o in forma più idonea.
    8. Il momento del pasto insieme ai genitori dovrebbe essere distensivo e gratificante per il bambino compartecipe di un’attività importante degli adulti. Si eviteranno quindi i rimproveri
    9. Si eviteranno i seguenti cibi: selvaggina, salumi e carni insaccate, salse e droghe piccanti, alimenti raffinati e stracotti, cioccolato e dolciumi in eccesso e naturalmente tutti i tipi di alcolici.
    10. Ricordiamo che la causa più frequente degli errori alimentari dei giovani e in particolare dei bambini, è da addebitare al comportamento sbagliato degli adulti. Chiediamoci quindi se non dobbiamo, anche in tema di alimentazione, ricominciare a educare noi stessi.

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