La barriera tra la natura e la cultura, che si ipotizza siano parallele all’asse dell’aria e dell’acqua nel triangolo culinario, pone, per quanto riguarda i mezzi , l’arrostito e l’affumicato sul lato della natura, il bollito su quello della cultura. In base ai risultati, poi, l’affumicato si colloca nella parte della cultura, l’arrostito e il bollito nella parte della natura.
Si tratta di uno schema estremamente elementare, ma può essere integrato, osserva Lévi-Strauss, con le pratiche gastronomiche più strutturate e complesse, come sono quelle in cui si utilizza il grigliato, la cottura tramite vapore, o le preparazioni che prevedono prima una tecnica e poi un’altra in successione.
Una trasformazione più complessa, non solo da un punto di vista squisitamente culinario,ma anche culturale è d’obbligo per introdurre la categoria del fritto. Occorrerebbe costruire una figura geometrica altra, un tetraedro in modo tale da avere un terzo asse di elaborazione, quello dell’olio.
Ma anche ipotizzando la presenza di questo terzo asse,fluido e aromatico, numerose tecniche di elaborazione culinaria sarebbero escluse.