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  • Stasera sushi?

    stasera sushi

    Il sushi ed sushimi sono sono solo una piccola parte della cucina giapponese.

    Il sushi ha un valore nutrizionale ben bilanciato, non è un alimento ipercalorico, in quanto non vengono utilizzati oil e grassi, per cui ritroviamo solo gli acidi grassi insaturi del pesce (omega 3 e omega 6).

    Ma, nel sushi è possibile trovare un parassita comune dal nome Anisakis, il verme da pesce, che giunge fino all’ intestino, insediandosi in modo permanente.

    I sintomi della sua presenza sono reazioni di tipo allergico (anafilattiche), forti dolori addominali, febbre, nausea, vomito e generale debilitazione.

    Qualsiasi prodotto di origine animale consumato crudo, nasconde un rischio per la salute del consumatore, perché può essere terreno fertile di infezioni ed intossicazioni. Batteri e parassiti, se presenti nel prodotto, possono causare problemi anche seri.

    Un altro rischio che né cottura né congelamento possono debellare è il problema dei materiali pesanti, soprattutto il mercurio, nei tessuti animali. Non solo. Anche il consumo di pesci grassi come il salmone nasconde un’ insidia, dovuta all’ accumulo di diossina.

    Sarebbe buona norma, cercare di non mangiare troppo frequentemente salmone, tonno o pesce spada

    In Giappone, dato l’ elevato consumo di sushi, i rischi alimentari sono sempre più numerosi, ed è per questo che le autorità pubbliche obbligano i fornitori ad effettuare l’ eviscerazione del pesce appena pescato effettuando un attenta analisi, mentre i ristoratori, per debellare questo pericoloso parassita, devono rispettare le procedure di congelamento con tempi definiti e temperature stabilite.

    La soluzione ottimale sta in un po’ di sana moderazione, limitando il consumo a poche occasioni, affidandosi sempre a mani esperte.

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