Mozzarella e dintorni, i mille sapori dei formaggi campani: dalla mozzarella di bufala al caciocavallo podolico. “Benvenuti in Campania. Benvenuti nel regno della mozzarella”, si sente spesso dire. La mozzarella di bufala campana, che può fregiarsi del marchio Dop, è tra quei prodotti alimentari che, nonostante i numerosi tentativi, mai nessuno è riuscito a riprodurre altrove con una qualità ed un sapore che, quanto meno, si avvicinasse all’originale.
Gli allevamenti di bufale, diffusi nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, e nell’Aversano, in provincia di Caserta, hanno fatto la fortuna di decine di aziende agricole.
Un formaggio fresco a pasta filata, la mozzarella di bufala si ottiene dal latte di bufala appena munto, con la “mozzatura”, fase della lavorazione che dà il nome al prodotto, operata rigorosamente a mano. La mozzarella, tuttavia, non solo quella di bufala, è sicuramente il prodotto caseario più noto della Campania. Ingrediente fondamentale per la pizza, piatto “cult” della cucina regionale, la mozzarella viene immessa sul mercato in svariate forme: dai bocconcini alla treccia, dal fiordilatte alle ciliegine.
Non è, tuttavia, l’unico prodotto caseario della Campania. I formaggi, infatti, soprattutto nelle zone interne della regione, costituiscono la base per ottime ricette tipiche.
È il caso, ad esempio, del caciocavallo podolico, anche questo riconosciuto dall’Unione Europea con il più importante marchio di certificazione. Soprattutto in Irpinia e nel beneventano, dunque, il caciocavallo assume gusti che risentono degli odori del terreno della zona in cui viene realizzato.
L’area compresa tra Montella e Bagnoli Irpino, in cui vivono centinaia di capi di mucche podoliche, è particolarmente ricca di caseifici che sfornano formaggi e ricotte di incomparabile sapore.
Una chicca casearia, poi, è il formaggio di Carmasciano, tipico di un piccolo paese della provincia di Avellino, Rocca San Felice.
A rendere unico questo pecorino è proprio il foraggio di cui si cibano gli animali che forniscono la materia prima: trovandosi a ridosso della Mefite, area solfurea, il latte assume un odore intenso che trasmette al formaggio. Le diverse stagionature, poi, contribuiscono a creare un prodotto che nulla ha da invidiare ai ben più noti formaggi di fossa.
I formaggi DOP Campani riconosciuti dall’Unione Europea è:
Invece, quelli DOP in corso di registrazione presso l’Unione Europea, con protezione transitoria nazionale sono:
Quella STG, ossia Spcialità Tradizionale Garantita, facente capo al Reg. CE 509/06, proposta da organismi italiani e riconosciuta dall’UE è la Mozzarella.