Un cibo italiano per eccellenza è la pasta, emblema globale della dieta mediterranea. Non solo. La pasta è la sostanza plasmante della maschera identitaria italiana, l’ elaborato di una cucina casalinga.
Se il maccherone può essere letto come totem della cultura napoletana, nel senso che identifica sul piano simbolico gli appartenenti ad una comunità, la pasta per estensione può essere il cibo totem della cultura italiana. Il totemismo, come è noto da Lévi-Strauss in poi, è un sistema logico che identifica nel totem gli appartenenti ad una stessa comunità.
La pasta, è anche cibo “patriottico” fin dalla Prima Guerra Mondiale, quando il pasto dell’ esercito italiano era costituito soprattutto da pasta per la possibilità di conservare a lungo questo alimento.
Gli italiani hanno “dipinto” la propria identità alimentare di mangiatori di pasta, di “mangiamaccheroni”, in cui le generazioni successive hanno continuato a specchiarsi, talvolta nostalgicamente, ritrovandovi la maschera rassicurante di una identità facilmente riconoscibile ed esportabile in ogni parte del mondo.
Proprio per il suo forte carattere domestico della italianità, diventerà il marchio di fabbrica dell’ italianità, che consentirà lo straordinario successo degli italiani all’ estero. Di questa “mondializzazione dell’ immagine italiana”, rappresenterà il logo, la bandiera, ma anche una geniale invenzione economica. Sono gli emigrati italiani nei primi decenni del secolo a rappresentare i diffusori ed insieme il primo mercato di questa esportazione.
In America, il successo della pasta è un’ operazione di delimitazione e rafforzamento di un’ identità fragile ed iniziale che si cristallizza nel cibo per eccellenza, nel cibo simbolo in cui le differenze regionali e le opposizioni nord-sud d’ Italia svaniscono. Forse proprio per la sua elasticità, sostanziale e semantica, resta il collante più adatto a tenere insieme le differenze, a sostenere l’ unità del paese.
Quel che accade è che la pasta, da cibo “etnico” di un gruppo di immigrati, si trasforma in un cibo diffuso e riconosciuto in tutta l’ America.
Secondo alcune fonti, la pasta avrebbe avuto origine nel XII secolo in Sicilia, nel paesino di Trabìa. Ingrediente indispensabile è il grano, un cereale diffuso nel Mediterraneo fin dall’ antichità che i romani chiamavano Triticum turgidum.