In Italia la produzione è sempre più orientata verso prodotti a cui il consumatore riconosce un valore di qualità e tutela ambientale, quali quelli biologici e quelli certificati (Dop e Igp). Con 153 Dop e Igp, il nostro Paese possiede infatti il più alto numero di prodotti agricoli e agroalimentari certificati d’Europa.
Con 343 vini Doc e Docg e 117 vini Igt, il settore vitivinicolo italiano contende il primato alla Francia.
Nel settore del biologico il nostro Paese è leader indiscusso in Europa (con un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione) e quarto produttore a livello mondiale. E il trend sembra far ben sperare: negli ultimi due anni, gli ettari coltivati sono aumentati dell’11%, il numero di aziende presenti sul territorio nazionale é cresciuto del 22% e, considerando gli ultimi dieci anni, il numero di mense scolastiche dove vengono serviti prodotti biologici è aumentato di ben dieci volte.
A tracciare un quadro chiaro di un agroalimentare con i piedi nel passato e la testa nel futuro sono anche i 4372 prodotti tradizionali e tipici italiani riportati nel censimento pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 2007: tramandati da agricoltori e artigiani i 1.301 tipi di pane, pasta e biscotti, le 1.230 verdure fresche e lavorate, i 730 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, i 454 formaggi e le 147 bevande tra analcoliche, liquori e distillati esprimono l’incrocio fra esperienza e cultura fondate nell’orizzonte di sviluppo del nostro sistema agroalimentare.