In molte culture caratterizzate dalla presenza preponderante della componente androgina, la donna, oltre che sottomessa è spesso tenuta all’ oscuro di molteplici pratiche culinarie considerate ad esclusivo appannaggio degli uomini.
Sulla base di questo tipo di teorie alquanto discutibili, è comune rilevare che, anche nelle società fra loro più distanti sia in termini geografici sia in termini di sviluppo culturale, la donna possa, con l’impurità che da secoli caratterizza la sua figura nell’ immaginario collettivo, contaminare gli alimenti.
E ’proprio da questo concetto che si sviluppa l’idea che la cucina sia un veicolo di magie e sortilegi.